Viaggio in Giordania: Petra e l’affascinate deserto rosso
Il fascino del deserto del Wadi Rum e la bellezza della città antica di Petra valgono sicuramente il viaggio in Giordania.
La magia del deserto rosso del Wadi Rum, Giordania
Da Amman verso la Valle della Luna
Partendo da Amman in prima mattina, vale la pena fare una breve sosta nel sito Umm Ar-Rasas.
Si tratta di un antico insediamento con resti di età romana e bizantina, noto per i suoi meravigliosi mosaici.
Si riparte, diretti verso il Wadi Rum detto anche Valle della Luna. Si tratta infatti di una valle scavata nel corso dei millenni, dallo scorrere di un fiume nel suolo sabbioso della Giordania meridionale.
Subito tornano alla mente i vecchi film di Lawrence d’Arabia che cavalca tra dune e rocce rosse, le cui sfumature variano al variare della luce solare. “Vasto, echeggiante e simile ad una divinità” con queste parole Lawrence d’Arabia descriveva il più esteso e spettacolare deserto che potrete ammirare in questo tour in Giordania.
Un’avventura da non perdere: a bordo dei fuoristrada con i beduini
Per assaporare pienamente la vacanza da vero viaggiatore, non può mancare l’avventura a bordo dei tipici fuoristrada dei beduini che conducono ai punti panoramici, correndo ad alta velocità sulle dune.
L’esperienza è davvero unica, da provare!
Formazioni rocciose e giochi di luce: il Wadi Rum riesce a stupire con mille sorprese.
Creazioni naturali di incredibile bellezza nel deserto d’Arabia.
L’ultima tappa è un punto panoramico perfetto per vedere il tramonto del sole sulle rocce rosse (di arenaria come nell’Antelope Canyon). E allora dimentichi salti e scossoni e rimani incantato davanti a questo spettacolo.
Una notte nel deserto e l’arrivo nella capitale nabatea
In un viaggio in Giordania una notte nel deserto rosso non può mancare. Alle prime luci dell’alba è quasi un paesaggio lunare quello che si presenta quando esci dalla tenda.
L’alba nel deserto rosso
Se questa è a forma di cupola, grazie alla sua particolare struttura, ti permette di osservare il cielo stellato sdraiato nel tuo letto. Un’emozione da provare almeno una volta nella vita, per assaporare il vero Viaggio in un angolo estremo e selvaggio, nel silenzio più profondo, dove a parlare è solo la natura.
Quella sensazione di infinito mista a meraviglia nel poter ancora contare le stelle prima di dormire.
La luce del sole alzandosi incendia le rocce del deserto e il paesaggio da chiaro che era diventa come di fuoco.
Si riparte per Petra, l’antica capitale dei Nabatei, dichiarata dall’UNESCO patrimonio dell’umanità.
Dall’ingresso principale del sito, un sentiero serpeggia per 800 metri in discesa, fino ad arrivare al Siq: una stretta gola delimitata da altissime rupi di arenaria.
I colori spaziano dal rosa, all’arancio, fino al rosso e rendono il percorso di 1,2 km ancora più suggestivo.
Forme stravaganti di arenaria che assomigliano ad una testa di elefante vi stupiranno.
Il sentiero lo si percorre a piedi o sui muli, osservando gli antichi canali scavati nella pietra per portare l’acqua in città. In alcuni punti si vedono le condutture in terra cotta, risalenti a 2000 anni fa e perfettamente conservate!
Alla fine del Siq, quasi all’improvviso, si presenta in tutta la sua bellezza la facciata de “il Tesoro” che è la tomba del Re nabateo Aretas III.
Il Tesoro deve il nome ad una leggenda secondo cui un faraone egizio nascose il suo tesoro (nell’urna sulla facciata) mentre inseguiva gli israeliti. Alcuni abitanti del luogo, credendo a quella storia, lo cercarono, crivellando di colpi di fucile l’urna.
La facciata de il Tesoro è un capolavoro ellenistico, una visione che lascia letteralmente a bocca aperta. Il momento migliore per immortalarla in uno scatto è tra le 9 e le 11 del mattino quando la luce del sole la illumina interamente.
La città rosa e la Strada delle Facciate
Petra è detta “la città rosa” per il colore dell’arenaria, la pietra con cui è costruita che sfuma dal rosa al rosso.
Arrivati al Tesoro, resta ancora molto da scoprire! Infatti, per visitare tutto il sito collocato nella grande valle che si estende dal Mar Morto fino al golfo di Aqaba del Mar Rosso non basta un’intera giornata.
Sono stati catalogati 800 monumenti, di cui 500 sono tombe.
Lungo la Strada delle Facciate che si apre subito dopo il Tesoro, si possono ammirare oltre 40 tombe e le costruzioni edificate dai natabei, in uno stile che richiama l’architettura assira.
Merita sicuramente una visita l’Altura del Sacrificio, ben conservata e con appositi canali di scolo per far scorrere il sangue degli animali sacrificati. L’imponente Teatro, scavato interamente nella roccia ed in grado di ospitare inizialmente 3.000 spettatori. Dopo la conquista romana, venne ampliato fino a contenerne 8.000.
Le Tombe Reali (da cui si accede salendo una lunga scalinata che parte dal fondo valle) e la chiesa di Petra con i suoi stupendi pavimenti a mosaico di epoca bizantina.
Trekking nell’antico sentiero scavato nella pietra
Dopo una breve sosta per la pausa pranzo, in un tipico ristorante in fondo alla valle (molto suggestivo e immerso negli ulivi), per i più sportivi la mitica scalinata di 800 gradini scavati nella pietra è assolutamente imperdibile!
Il punto di arrivo è il monastero – tomba (simile al Tesoro, ma molto più grande) costruito dai nabatei per il Re Obodas I, nel secondo secolo a.C.
La salita è bella tosta e dura circa un’ora ma giunti alla meta, lo spettacolo che si apre davanti agli occhi è tale da ripagare la fatica! Indispensabili idonee scarpe da trekking, oltre a un cappello e alla protezione solare.
Visitare tutto il sito è piuttosto impegnativo, dipende anche dal grado di allenamento, resistenza e sopportazione della fatica di ciascuno; sicuramente la pratica di determinate attività sportive durante tutto l’anno, contribuisce alla buona riuscita dell’impresa, così come un abbigliamento idoneo.
In alternativa, è possibile anche camminare lungo il centro della valle alla ricerca di angoli nascosti da fotografare, per poi finire in bellezza riposandosi sotto la tenda del the.
Tour di Petra by night
Per i viaggiatori più curiosi e instancabili, la sera è estremamente affascinante e all’insegna del tour di Petra by night per concludere in bellezza il viaggio in Giordania.
In fila indiana e in rigoroso silenzio per assaporare pienamente l’esperienza, con la guida locale, si ripercorre a piedi il Siq, illuminato dalle candele che lo rendono surreale e misterioso.
Arrivati alla fine, si apre uno spettacolo unico: la piazza davanti alla facciata del Tesoro è illuminata da varie candele e la folla è seduta su apposite stuoie allestite per la serata.
La facciata è illuminata con fasci di luce che cambiano colore: verde, azzurro, rosa, rosso e giallo e si sente solo un leggero brusio delle persone sedute.
Ad un tratto si alza nella notte il suono di un flauto che diffonde una musica dolcissima, in questa atmosfera da sogno.
Il silenzio regna sovrano e permette di ascoltare.
Non ci sono parole per descrivere quello che si prova.
Alla fine, quando il flauto tace, piano piano ci si alza e si torna alle proprie dimore, portando per sempre nella mente e nel cuore questo fantastico ricordo.
Consigli utili
Il Tour della Giordania con il Mar Morto è pienamente apprezzabile in sette giorni.
Petra e il Wadi Rum si visitano in tre giorni.
Il periodo dell’anno consigliato per questo viaggio è tra febbraio e maggio, oppure tra ottobre e novembre.
In questi mesi il clima è temperato.
Le serate tiepide consentono di dormire in tenda, in uno dei campi attrezzati e di vivere un’esperienza davvero suggestiva. Molto consigliata per chi desidera assaporare un’avventura a reale contatto con uno stile di vita diverso dal nostro, oltre che per ammirare il magico deserto del Wadi Rum costellato di stelle.
Nel deserto l’escursione termica è forte: consigliato portare per la sera uno spolverino leggero e un maglioncino.
La Giordania è un paese sicuro per viaggiare: i valori fondanti del popolo beduino sono infatti l’accoglienza, il rispetto e l’inclusione.